12 novembre 2013

Intraprendenza nel Network Marketing

rischio d'impresa rischio imprenditoriale passaparola equivoci
L'avvio e l'auspicabile consolidamento di qualsiasi attività, specie quando coinvolgano altre persone, in maniera diretta o indiretta, non possono essere esenti da rischi: tecnicamente, si parla di rischio d'impresa o rischio imprenditoriale; configurandosi come un'attività autoimprenditoriale, il Network Marketing non offre maggiori garanzie di successo rispetto a quelle tradizionali, soprattutto nei casi in cui la si promuova con metodi desueti ed altamente inefficaci.
Sarebbe il caso che parlassimo ancora del
passaparola? Eppure, facciamolo!
E' possibile parlare con quante persone si creda opportuno - quasi sempre controvoglia e perciò forzandosi - ma se nessuna di esse mostrerà interesse all'avvio d'un'attività di Network Marketing, tale comportamento si rivelerà inutile; gli sponsor hanno sempre consigliato di parlare con quante più persone possibile perché, esclusa la grandissima parte di coloro che "non riconoscano un affare quando se ne presenti l'occasione", rimarrebbero quelle da poter instradare lungo la via del Network Marketing: in linea di principio, ciò può anche essere considerato corretto, ma praticamente significa fare l'esatto contrario di ciò che un Network Marketer dovrebbe, cioè, non dare un'immagine di sé vincente e professionale, quanto quella di un mendico che continuamente sia costretto a ricercare l'opportunità di raccattare delle ordinazioni od una partnership durevole.
Francamente, potrebbe mai voler fare le stesse cose una persona cui dessimo un'impressione tanto scadente del nostro lavoro?

Per avere successo nel Network Marketing – come in qualsiasi altra attività – occorre fare semplicemente tre cose:

- iniziare: può sembrare scontato eppure, tante persone rimandano all'infinito le decisioni importanti;
- impegnarsi ad imparare tutto quanto serva a condurre al meglio l'attività;
- fare qualcosa ogni giorno per sviluppare l'attività, ma che serva realmente!

Ho già spiegato non serva a granché fermarsi a parlare con chiunque s'incontri durante il giorno: sebbene le upline vogliano far credere agli affiliati tutti siano potenziali distributori, e teoricamente ciò possa essere considerato vero, nella realtà sono molti meno quelli che possano rivelarsi interessati ad avviare la nostra attività e perfino bravi nello svolgerla!
Men che meno è vero che "tutti lo vogliono, solo che ancora non lo sanno” o che “devi soltanto credere che ogni individuo sia il tuo potenziale distributore”!?!
L'attività di migliaia di improvvisati Network Marketer continua a basarsi su tali equivoci e da ciò consegue che s'ostinino a parlare con chiunque abbia la sventura d'incontrarli: colleghi di lavoro, mamme dei compagni di scuola del figlio, cassiere dei supermercati, amici, parenti, ex compagni di classe ricontattati dopo vent'anni, emeriti sconosciuti fermati per strada o nei portoni durante il volantinaggio... l'elenco potrebbe continuare a lungo: prima o poi, a molti è capitato, o purtroppo capiterà ancora, di essere molestati da qualcuno per ascoltare l'entusiastico racconto d'un'opportunità di business destinata a risollevare le sorti economiche di chiunque (ma non della persona ch'evidentemente s'ostini soltanto a credervi)!
Tali equivoci hanno compromesso la reputazione di troppi Network Marketer seri che nondimeno esistono e lasciato in eredità alle nuove leve la difficoltà di sponsorizzare perfino coloro che, scevri da pregiudizi, potrebbero mostrarsi interessati all'attività e svolgerla bene.
Riaffermiamo il concetto: non tutti sono potenziali distributori; giacché ci siamo, precisiamo un'altra cosa: non tutti i potenziali distributori saranno prima ancora dei clienti (quindi, non dovranno necessariamente "credere nel prodotto"), né tutti i clienti potranno trasformarsi in perfetti venditori, ed è naturale e giusto che sia così!

Non tutti desiderano aprire un'attività in proprio, né sarebbero in grado di gestirla o ne hanno bisogno: gran parte degli italiani ha sempre ambito esclusivamente al "posto fisso" e nonostante la crisi degli ultimi anni fatica a liberarsi di tale mentalità.
Provare a convincere chiunque ad avviare l'attività è, semplicemente, uno spreco di tempo (risorsa irrecuperabile!) e di energie, mentre occorre abituarsi a pensare nessuno meriti il nostro interesse finché non ne riveli per l'attività e non ricerchi attivamente maggiori informazioni.
Mi sovviene un comportamento che mi ha sempre infastidito moltissimo, proprio di coloro che, nel rispondere agli annunci di lavoro, inviino il numero di telefono - generalmente, un costoso recapito di rete mobile! - per essere richiamati: ebbene, non ho mai richiamato nessuno, non ne sono mai stato minimamente tentato!
Non rientra nel mio ordine mentale che debba essere io a sostenere il costo di una telefonata, affinché degli estranei, quasi certamente demotivati ed incompetenti, possano "valutare" se quanto proponga possa interessargli; sono abituato a ricercare attivamente le soluzioni a miei problemi, qualsiasi ne sia la natura: ad esempio, quando frequentavo l'università, mi procuravo il programma e la bibliografia degli esami che intendessi preparare; ho dovuto contattare innumerevoli docenti prima di riuscire ad ottenere che uno m'assegnasse finalmente la tesi: figuriamoci se sarebbe mai potuto accadere che mi rincorressero loro nei corridoi per consegnarmi le stampe di quanto mi necessitasse!

L'obiettivo di un buon Network Marketer non dovrà mai essere convincere o motivare chi non sembri interessato all'attività ed alla sua intrapresa; solitamente, i colleghi inesperti, specie durante gli incontri conoscitivi, parlano dei prodotti e dell'attività, ma sbagliano: meglio limitarsi a porgere poche, ma fondamentali domande, lasciando l'interlocutore libero di decidere per sé.
E' opportuno chiedere le ragioni per cui si vorrebbe intraprendere l'attività, lasciare che sia l'altro ad esplicitare le proprie aspettative, aspirazioni e come intenderebbe agire per soddisfare i propri bisogni: in definitiva, deve essere l'altra persona ad impegnarsi per convincerci sia adatta a collaborare con noi e sia meritevole dei nostri investimenti su di lei in termini di energia, tempo e formazione; del resto, non è esattamente questo ciò che avviene ogniqualvolta un individuo si presenti ad un colloquio di lavoro? Perché nel Network Marketing si dovrebbero invertire le parti?
Immagini quanto sarebbe meglio poter rinunciare a parlare con persone sconosciute o per te sgradite, come tu per loro? Non dover sempre ricercare un pretesto, per attaccare a parlare della tua attività con chiunque nella speranza di reclutare? Ti sentiresti meno ansioso, stressato, non dovresti più – inutilmente – sopportare il peso d'una miriade di dinieghi alle tue richieste di collaborazione, peraltro scontati: semplicemente, come ho sempre desiderato fare io, potresti mantenere separata la vita professionale da quella personale e riscoprire il gusto della convivialità fine a se stessa!

Leggi attentamente anche il prossimo post, perché Ti svelerò un requisito fondamentale per avere successo nel Network Marketing e come valutare le Tue probabilità di riuscita in questo business.
Potrai inoltre contattarmi per essere adeguatamente guidato nell'avvio della Tua nuova attività!
Ebbene, conosci le tue cerchie di influenza?

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.