15 ottobre 2014

Cosa non è il Network Marketing

duplicazione effetto leva zone di confort

Chi abbia praticato il Network Marketing in maniera tradizionale (esclusivamente offline) è conscio degli sforzi notevoli che fossero richiesti per espandere il proprio network: in moltissimi casi, il mancato superamento delle difficoltà iniziali ha comportato l'abbandono dell'attività e concorso a consolidare i pregiudizi che la riguardassero (truffa, sistema piramidale...). V'è anche da dire moltissimi soggetti non esprimano notevole capacità di tollerare le frustrazioni nemmeno nell'ambito di altre attività lavorative o quando si tratterebbe di insistere nei provini o nella proposizione delle proprie opere per acquisire fama e riconoscimento dei propri talenti: scrivo ciò per sottolineare, ancora una volta, le nuove tecnologie e le piattaforme sociali possano aiutare tantissimo nell'autopromozione, ma non bastino per raggiungere il successo in mancanza di qualità personali e caratteriali. Contano le informazioni che si ricevano, le conoscenze tecniche e le strategie di marketing che si possano acquisire, ma contano ancor di più la fiducia in se stessi, assertività e propositività, la capacità di riconoscere false promesse e valutazioni irrealistiche dell'attività.
Una frase che mi capiti spesso di leggere, con delle minime variazioni, è: Il Network Marketing è la speranza per tanti che ora non ne hanno, per chi è stanco di rincorrere clienti per pochi spiccioli al mese! Ebbene, io bandirei anzitutto la parola speranza: porsi speranzosamente nei riguardi del Network Marketing, come di qualunque altra cosa, infatti, significa porsi in una condizione di attesa magica rispetto agli eventi futuri; non pianificare delle azioni che possano ottenere i risultati desiderati, ma delegare al fato, alla fortuna, eventualmente alla benevolenza divina la concessione di tali risultati! Personalmente, non ho mai sperato che il Network Marketing mi portasse fortuna, semmai, ho lavorato duramente per acquisire una buona conoscenza di tale sistema di commercializzazione di prodotti e servizi e mi sono messo alla prova all'interno di più d'un'azienda: a distanza di molti anni dalla prima esperienza, mi rendo perfettamente conto del fatto caparbietà e fiducia in me stesso abbiano costituito l'antidoto alle difficoltà incontrate ed alle canzonature di tutti coloro che si ritenessero più furbi di me nel non farsi "incastrare" in uno dei tanti sistemi piramidali - a loro avviso! - di cui mi sentissero parlare! Sono infine arrivato nell'azienda che potrà assicurarmi i maggiori vantaggi, con prodotti di buona qualità, in forte espansione in Italia ed un sistema di ripartizione delle commissioni preciso e puntuale!


Un'altra espressione abusata è: Il Network Marketing è uno dei sistemi migliori per renderti padrone della tua vita! Vero: esso potrebbe consentire a chiunque di raggiungere l'indipendenza economica e, conseguentemente, serenità, tuttavia, bisogna tener conto di un paradosso: quasi nessuno vuole realmente diventare padrone della propria vita! Il fatto che quasi tutti si lamentino delle proprie condizioni di vita, non significa altrettante persone siano in grado di rinunciare ad essere eterodiretti, nel lavoro come nella sfera privata: essere padroni della propria vita comporta continue assunzioni di responsabilità rispetto alle scelte che si compiano, mentre gli individui delegano ad autorità esterne tutte le decisioni importanti che li riguardino (in effetti, io faccio molta fatica ad utilizzare il termine 'individui' nel senso etimologico del termine in riferimento alla gran parte di coloro che mi circondino ed abbiano bisogno di capi, autorità religiose, norme e codici comportamentali per riuscire appena ad esistere!).
Il Network Marketing e l'assoluta superficialità con cui le masse vi si approccino mi hanno insegnato, insieme a molte altre esperienze di vita, non ci si debba dolere dell'abulia altrui: offrire strumenti per migliorare la propria vita a chiunque s'incontri lungo il cammino, è opportuno, anzi doveroso (nel mio caso, un'importanza ancor maggiore riveste la Psicologia), ma bisogna riconoscere agli altri il diritto di non riconoscerne il valore e rimanersene nelle proprie zone di confort.

Il lavoro di pochi appassionati e lungimiranti Networker, insomma, apporterà ricchezza e benessere solo alle vite di coloro che sapranno affidarvisi con fiducia e sapranno impegnarsi nel lavoro: Alfio Bardolla utilizza il termine 'lavoro' in maniera inusuale; egli sostiene provocatoriamente che poche persone lavorino realmente ed esista una profonda differenza tra 'lavoro' e 'professione'. Dal suo punto di vista, da me condiviso, tutti svolgiamo una professione - o almeno lo facciamo risultare! -, ma pochissimi lavorano davvero, se per 'lavoro', intendiamo la capacità di creare attività e ricchezza per se stessi! In quest'ottica, il Network Marketing è da considerare una professione (si svolge attività di vendita), ma è contemporaneamente un lavoro, cioè, comporta la possibilità e la capacità di costituire un gruppo di collaboratori del cui lavoro avvantaggiarsi (ogni collaboratore attivo garantisce ad un Network Marketer la corresponsione di provvigioni per un tempo indefinito, dunque, senza che quest'ultimo rimanga personalmente impegnato nello svolgimento dell'attività ogni giorno e per un numero di ore talmente elevato da non assicurare possibilità di svago o ricerca interiore). Oltre a quelli citati finora, un solo altro requisito è fondamentale per riuscire nel Network Marketing, cioè, l'essere pazienti: l'effetto leva legato alla duplicazione, con conseguente crescita esponenziale del proprio network e del reddito residuo, richiede tempo (da uno a tre anni, fino a cinque): ne consegue quest'attività non vada prospettata, come troppo spesso ancora avviene, quale soluzione miracolosa ai problemi economici di coloro che necessitino di soddisfare bisogni primari (acquistare cibo, pagare le bollette...) e non possano riconoscerne il potenziale; la gran parte di coloro che considerino il Network Marketing una truffa, in effetti, sono stati truffati da upliner poco seri ed interessati ad ottenere un guadagno immediato dalla vendita dei "kit d'avvio attività" o l'iscrizione ai meeting della propria linea di distribuzione: ciò non implica che sia truffaldino il Network Marketing in sé! Riprenderò il discorso nel prossimo post.

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