Guadagni nel Network Marketing

L'ingresso nel mondo del Network Marketing avviene abitualmente durante un meeting in hotel o nei giorni immediatamente successivi all'evento, non ancora spentosi l'eco delle presentazioni entusiastiche, dei battimani continui, della musica a volume altissimo e quant'altro orchestrato con sapienza per illudere il neofita che farne parte vorrà dire, da allora in poi, rinunciare ad un'occupazione noiosa e generalmente malpagata per cominciare a viaggiare, fare ospitate in ambienti esclusivi e resocontare ai colleghi i guadagni ottenuti senza sforzi: "semplicemente, basterà vivere" ed affidarsi al "passaparola" affinché i prodotti inizino e soprattutto continuino a "vendersi da soli"!
In poche battute, ho riassunto alcune delle più abusate mistificazioni riguardanti il settore!
Col passare dei giorni, delle settimane, per i più ostinatamente ottimisti dei mesi, però, gli improvvisati Network Marketer sono quasi sempre costretti ad ammettere la realtà sia molto diversa da quanto prefigurato inizialmente: non basta "un piccolo investimento iniziale per acquisire il codice di distribuzione", le spese si moltiplicano rapidamente, i guadagni risultano irrisori o perfino inesistenti!

Occorre essere realistici: se fosse vero che col Network Marketing chiunque possa arricchirsi, presto e senza sforzo (quasi che il denaro potesse mai piovere ed attender solo d'esser raccolto!), ogni abitante del pianeta lavorerebbe ormai col notebook in riva al mare, come mostratoci migliaia di volte in fotografia durante gli eventi; non sono disfattista, non desidero impedire a nessuno di sognare un futuro migliore per sé e la propria famiglia, ma solo mettere in guardia dalle predizioni di successo aleatorie, quanto opportunistiche, di tanti upliner in malafede.
Svolgere la professione di Network Marketer può rivelarsi tanto soddisfacente sul piano delle relazioni interpersonali, quanto remunerativo, a condizione che il successo venga rincorso con costanza e l'umiltà necessaria a riconoscere le capacità richieste da un'attività di vendita e la necessità di acquisirle od anche solo affinarle: in caso contrario, sarà già tanto se anche Tu, in capo a qualche mese, non ti sentirai esasperato durante l'ennesima presentazione dell'"opportunità di business" cui ti sarai recato per rimediare a quella rivelatasi fallimentare ed al pensiero delle tasche inesorabilmente vuote!

Di fatto, le tecniche di marketing e di vendita abitualmente proposte dalle upline sono anch'esse fallimentari; per meglio dire, i Network Marketer incompetenti od in malafede non parlano mai di tecniche di vendita, preferendo far credere l'attività possa unicamente basarsi sul passaparola.

Tengo particolarmente a smentire questo concetto: quella di Network Marketer è un'attività seria e così andrebbe approcciata; è possibile rendere estremamente flessibili i propri orari di lavoro, ma si deve ugualmente lavorare: confidare nel passaparola, limitarsi a poche ore di lavoro, oltretutto saltuariamente, è un atteggiamento ingenuo, poco professionale, riservabile ad un hobby od una passione estemporanea, non all'attività che dovrebbe consentire di generare un reddito aggiuntivo o, dati i tempi, perfino di acquisirne uno esclusivo!
Il Network Marketing non è nemmeno un'attività adatta a coloro che vivano una situazione economicamente critica: inizialmente, non potrà servire a pagare le bollette in scadenza, le scarpe nuove ai figli, la spesa al supermercato e chiunque prospetti guadagni esorbitanti entro un breve lasso di tempo, semplicemente lucra sulla disperazione altrui, mirando ad acquisire affiliati poco qualificati, che rapidamente abbandoneranno l'attività ed andranno a rinfoltire le fila dei rancorosi delusi del Network Marketing!
Affronterò in un post apposito la questione dei requisiti legali e degli investimenti economici legati al corretto avvio dell'attività di Network Marketer: per il momento, accantoniamo le tecniche promozionali tradizionalmente adottate nel settore, desuete e perciò mediocri, destinate ad ottenere risultati altrettanto mediocri ed a confermare, nell'immaginario collettivo, l'idea che il Network Marketer debba continuamente mendicare nominativi, importunare un numero crescente di parenti, amici e conoscenti, pur di riuscire, nel complesso, a generare quelle vendite che possano sostentarlo o procurare nuovi ingressi nella sua downline.
Molto meglio fare in modo che siano potenziali clienti o collaboratori a contattarci: questo avviene quando si è percepiti come esperti, professionisti in grado di risolvere un proprio problema; un professionista, meglio ribadirlo, non basa la propria attività sul mero passaparola ed è conscio del fatto nell'avvio d'una qualsiasi sia insito il cosiddetto rischio d'impresa.
Tutte le aziende operanti in quest'ambito, ormai, riconoscono ai "clienti privilegiati" (o come altrimenti li definiscano) uno sconto iniziale sulla gamma dei prodotti commercializzati e ciò ne ottiene spesso la fidelizzazione; ognuno è poi libero di scegliere come muovere i primi passi nel lavoro ed è lecito porsi l'obiettivo d'integrare il proprio reddito primario o quello familiare di sole poche decine di euro al mese, ma se il Network Marketing deve diventare il proprio unico mezzo di sussistenza, deve essere messo in conto parecchio sforzo per sviluppare la professione, acquisire l'esperienza e la formazione necessarie.

Lo sponsor, anzi, l'intera upline, dovrebbe avere interesse ad erogare formazione di qualità ai propri affiliati (o almeno, lo hanno le upline intelligenti, non interessate solo a reclutare individui inadatti a tramutarsi in validi collaboratori nel lungo termine): è altrettanto vero che, mancando una upline efficacemente supportiva, si possa progredire autonomamente nell'attività, abituandosi a riservare una quota del proprio budget mensile agli investimenti pubblicitari (aumentandone l'importo progressivamente ed imparando ad utilizzare i canali pubblicitari migliori); in tal modo, il flusso di nuovi potenziali distributori sarà costante ed i propri introiti cominceranno ad aumentare.