06 luglio 2014

Email marketing nel Network Marketing

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L'email marketing è un'attività non imprescindibile ma utile per coloro che desiderino acquisire, all'interno di una nicchia di mercato precedentemente individuata, un numero progressivamente crescente di abbonati alla propria newsletter e potenziali clienti dei propri prodotti e servizi; tale attività presuppone la voglia di rendere salda la connessione con un mercato di riferimento e ciò può avvenire a condizione di offrire regolarmente contenuti di buona qualità che aiutino i neofiti nell'individuazione dei prodotti o servizi in grado di soddisfarne i bisogni oppure, nell'intrapresa dell'attività desiderata (nel nostro caso, Network Marketer, ma ci si potrebbe rivolgere a coloro che desiderassero imparare a suonare uno strumento musicale, intraprendere la pratica di uno sport o risolvere un problema di natura estetica: gli esempi possibili sarebbero infiniti).
In pratica, l'email marketing serve ad attuare il processo di conversione del maggior numero possibile degli iscritti ad una newsletter in clienti attivi durante il follow up.

La raccolta dei nominativi avviene mediante quelle che si definiscono squeeze page, cioè, delle pagine web contenenti un form di iscrizione atto all'invio del proprio nome e dell'indirizzo di posta elettronica da cui scaricare ciò che – nel nostro caso – l'internet marketer avrà predisposto per l'invio ad intervalli di tempo regolari: l'immissione dei propri dati nel database altrui deve naturalmente avvenire volontariamente, ma esistono precise regole di copy writing in grado di ottenere tale comportamento desiderato dai lettori della squeeze page; a parte ciò, l'iscrizione alla newsletter andrà confermata cliccando un apposito link ricevibile nella propria casella di posta elettronica.

Cosa inviare ai propri iscritti? Le risorse utili sono molteplici: articoli od ebook scritti personalmente (meglio ancora dei report, più brevi e facilmente fruibili), l'abstract di un corso, link ai post presenti nel proprio blog (per quanti ce l'abbiano), link ai video caricati su You Tube od altro sito di video sharing, tutorial, offerte speciali e quant'altro riesca ad essere approntato individualmente: intendo dire che andrebbe assolutamente evitato di copiare i contenuti altrui, sia perché deontologicamente scorretto, sia perché, nel caso intere pagine web vengano copincollate nel proprio blog, i motori di ricerca – in primis Google – se ne accorgono e penalizzano tale blog nei risultati di ricerca.
Una squeeze page va approntata con estrema cura: non è possibile spiegare approfonditamente come farlo all'interno di questo post, ma alcune indicazioni di massima si rendono indispensabili; anzitutto, occorre che il visitatore venga indotto a compiere la cosiddetta call to action od azione desiderata – la compilazione del form d'iscrizione – in ogni modo possibile: la pagina web deve caricarsi quanto più rapidamente possibile, l'aspetto grafico e l'uso dei colori devono evocare essenzialità e professionalità e devono inesorabilmente condurre lo sguardo verso il form di iscrizione, vanno banditi i link in uscita, inoltre, il testo deve risultare conciso, chiaro, attrattivo ed ancor più è importante che lo sia il titolo (usare degli elenchi puntati/numerati può aiutare a suddividere ulteriormente il testo in brevi paragrafi ed agevolarne ulteriormente la comprensione). Qualsiasi omaggio venga offerto per contraccambiare il conferimento dei dati personali, devono essere specificati i vantaggi che il visitatore possa trarre dall'appropriarsene e quanto maggiori sarebbero quelli derivanti dall'abbonamento alla newsletter.
Per presentarsi con la più attrattiva ed incentivante offerta possibile, sarebbe utile anche valutare le offerte dei concorrenti entro la comune nicchia di riferimento, in modo da poter creare un prodotto interessante e richiesto, ma di qualità superiore in termini di contenuti o fruibilità (pensiamo alle ormai sempre più diffuse piattaforme di e-learnig, ai siti da cui effettuare il download di prodotti multimediali e quant'altro).
Alla base dell'email marketing, v'è l'idea che l'invio di una newsletter possa fidelizzare clienti dei propri prodotti o servizi, acquisirne sempre nuovi tra quelli potenziali e ricercati attraverso opportune targetizzazioni delle proprie campagne pubblicitarie e, in definitiva, massimizzare il proprio reddito rapidamente e col minor sforzo possibile. Naturalmente, potendo controllare quali messaggi di posta elettronica gli iscritti ad una newsletter aprano più frequentemente e quelli da cui scaturisca il maggior numero di vendite, il curatore della stessa può approfittarne per migliorare ulteriormente targetizzazione degli annunci e scrittura dei testi.


Una squeeze page non avrebbe concretamente motivo di esistere prescindendo dall'impiego di un autoresponder: si può farne a meno quando ancora gli iscritti alla mailing list non siano tanti oppure, affidarsi ad un autoresponder gratuito, ma quello professionale (i più noti sono Aweber e GetResponse) dovrebbe auspicabilmente divenire indispensabile (significherebbe esser riusciti a convogliare sulla propria squeeze page un numero elevato di internauti ossia, aver realizzato delle campagne pubblicitarie efficaci). Tali servizi consentono di creare un numero illimitato di mailing list, ognuna dotata di codice personalizzato per il box di opt in, cioè, è possibile segmentare la lista dei contatti ed inviare ad altrettanti gruppi mirati di utenti specifiche informazioni/risorse scaricabili con un tasso di consegna delle comunicazioni elevato. Naturalmente, tali servizi consentono anche di automatizzare la disiscrizione (opt out) di coloro che non desiderino continuare ad usufruire delle proprie risorse e di rispettare le più attuali norme di legge in materia di antispamming; altrettanto importante, è il fatto vengano frequentemente effettuati back up delle mailing list generate dagli utilizzatori, salvaguardandoli dal rischio di perdere quei dati per acquisire i quali abbiano impiegato tempo e risorse economiche (costo delle campagne Google adwords, Facebook ads od altro).
L'autoresponder fornisce statistiche utili sul comportamento degli iscritti alla mailing list, quali l'open rate (tasso di apertura) ed il response rate (tasso di risposta, coincidente con la centratura, o meno, dell'obiettivo inizialmente prefissato per una specifica campagna pubblicitaria/promozionale).

Per quel che riguardi l'invio delle comunicazioni, è importante stabilire date precise ed approntare anticipatamente il materiale: in questo modo, negli utenti sopraggiungerà l'attesa a riceverle ad intervalli di tempo regolari e saranno più disponibili a leggerle, progressivamente consolidandosi un rapporto fiduciario col referente individuato per approfondire un tema o ricercare la soluzione ad un problema o, ancor meglio, la soddisfazione di un desiderio.
 Coloro che realizzino per la prima volta una campagna di email marketing dovrebbero predisporre un numero né esiguo, né eccessivo di messaggi promozionali (una decina andrebbe bene): se ne potranno eventualmente aggiungere altri quando si sarà acquisita una conoscenza maggiore del proprio mercato di riferimento e risulterà possibile individuare ulteriori domande cui fornire risposta precisa, rapida, efficace ad un prezzo competitivo rispetto ai competitori.

Lo split test, invece, permette di valutare il comportamento dei visitatori della propria squeeze page, a seconda dei cambiamenti che vengano effettuati: indipendentemente dall'accuratezza con cui si cerchi di realizzarne una, infatti, non è possibile prevedere con assoluta precisione il comportamento dei visitatori (che raccolgano l'invito alla call to action) senza testare in modo comparativo altri layout. Come per molte altre cose, Google ci viene in aiuto gratuitamente con uno strumento denominato Website Optimizer che, previa registrazione da Google/analytics, comincerà a monitorare visitatori e traffico.

In pratica, bisognerà comportarsi come quando, in ambito scientifico, si ricerchi il nesso di causalità tra un effetto osservato ed una delle variabili che possano esserne all'origine, manipolandole una alla volta, fino ad individuare quella giusta: altrimenti detto, si andrà dapprima (è uno degli esempi possibili) a modificare il titolo sulla squeeze page, lasciando tutto il resto immutato, per capire se l'ottimizzazione dello stesso aumenti i tassi di conversione.
Una volta compreso ciò, si dovrà intervenire su un altro elemento (scelta dei colori, elementi grafici, form per l'inserimento dei dati, testo eccetera), concedendosi un tempo adeguatamente lungo per valutare attentamente se e quali modifiche abbiano aumentato il numero di iscritti alla mailing list ed apportare alla propria pagina modifiche permanenti.

Per oggi, è tutto e Ti saluto con un augurio di buon lavoro!



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