
L'email
marketing
è un'attività non imprescindibile ma utile per coloro che
desiderino acquisire, all'interno di una nicchia di mercato
precedentemente individuata, un numero progressivamente crescente di
abbonati alla propria newsletter
e potenziali clienti dei propri prodotti e servizi; tale attività
presuppone la voglia di rendere salda la connessione con un mercato
di riferimento e ciò può avvenire a condizione di offrire
regolarmente contenuti di buona qualità che aiutino i neofiti
nell'individuazione dei prodotti o servizi in grado di soddisfarne i
bisogni oppure, nell'intrapresa dell'attività desiderata (nel nostro
caso, Network Marketer, ma ci si potrebbe rivolgere a coloro che
desiderassero imparare a suonare uno strumento musicale,
intraprendere la pratica di uno sport o risolvere un problema di
natura estetica: gli esempi possibili sarebbero infiniti).
In
pratica, l'email marketing serve ad attuare il processo di
conversione del maggior numero possibile degli iscritti ad una
newsletter in clienti attivi durante il follow up.
La
raccolta dei nominativi avviene mediante quelle che si definiscono
squeeze page, cioè, delle pagine web contenenti un form di
iscrizione atto all'invio del proprio nome e dell'indirizzo di posta
elettronica da cui scaricare ciò che – nel nostro caso –
l'internet marketer avrà predisposto per l'invio ad intervalli di
tempo regolari: l'immissione dei propri dati nel database altrui deve
naturalmente avvenire volontariamente, ma esistono precise regole di
copy writing in grado di ottenere tale comportamento
desiderato dai lettori della squeeze page; a parte ciò, l'iscrizione
alla newsletter andrà confermata cliccando un apposito link
ricevibile nella propria casella di posta elettronica.
Cosa
inviare ai propri iscritti? Le risorse utili sono molteplici:
articoli od ebook scritti personalmente (meglio ancora dei report,
più brevi e facilmente fruibili), l'abstract di un corso, link ai
post presenti nel proprio blog (per quanti ce l'abbiano), link ai
video caricati su You Tube od altro sito di video sharing, tutorial,
offerte speciali e quant'altro riesca ad essere approntato
individualmente: intendo dire che andrebbe assolutamente evitato di
copiare i contenuti altrui, sia perché deontologicamente scorretto,
sia perché, nel caso intere pagine web vengano copincollate nel
proprio blog, i motori di ricerca – in primis Google – se ne
accorgono e penalizzano tale blog nei risultati di ricerca.
Una
squeeze page va approntata con estrema cura: non è possibile
spiegare approfonditamente come farlo all'interno di questo post, ma
alcune indicazioni di massima si rendono indispensabili; anzitutto,
occorre che il visitatore venga indotto a compiere la cosiddetta call
to action od azione desiderata – la compilazione del form
d'iscrizione – in ogni modo possibile: la pagina web deve caricarsi
quanto più rapidamente possibile, l'aspetto grafico e l'uso dei
colori devono evocare essenzialità e professionalità e devono
inesorabilmente condurre lo sguardo verso il form di iscrizione,
vanno banditi i link in uscita, inoltre, il testo deve risultare
conciso, chiaro, attrattivo ed ancor più è importante che lo sia il
titolo (usare degli elenchi puntati/numerati può aiutare a
suddividere ulteriormente il testo in brevi paragrafi ed agevolarne
ulteriormente la comprensione). Qualsiasi omaggio venga offerto per
contraccambiare il conferimento dei dati personali, devono essere
specificati i vantaggi che il visitatore possa trarre
dall'appropriarsene e quanto maggiori sarebbero quelli derivanti
dall'abbonamento alla newsletter.
Per
presentarsi con la più attrattiva ed incentivante offerta possibile,
sarebbe utile anche valutare
le offerte dei concorrenti entro la comune nicchia di riferimento,
in modo da poter creare
un prodotto interessante e richiesto, ma di qualità superiore in
termini di contenuti o fruibilità (pensiamo alle ormai sempre più
diffuse piattaforme di e-learnig, ai siti da cui effettuare il
download di prodotti multimediali e quant'altro).
Alla
base dell'email marketing, v'è l'idea che l'invio di una newsletter
possa fidelizzare clienti dei propri prodotti o servizi, acquisirne
sempre nuovi tra quelli potenziali e ricercati attraverso opportune
targetizzazioni delle proprie campagne pubblicitarie e, in
definitiva, massimizzare il proprio reddito rapidamente e col minor
sforzo possibile. Naturalmente, potendo controllare quali messaggi di
posta elettronica gli iscritti ad una newsletter aprano più
frequentemente e quelli da cui scaturisca il maggior numero di
vendite, il curatore della stessa può approfittarne per migliorare
ulteriormente targetizzazione degli annunci e scrittura dei
testi.
Una squeeze page non avrebbe concretamente motivo di
esistere prescindendo dall'impiego di un autoresponder: si può
farne a meno quando ancora gli iscritti alla mailing list non siano
tanti oppure, affidarsi ad un autoresponder gratuito, ma quello
professionale (i più noti sono Aweber e GetResponse) dovrebbe
auspicabilmente divenire indispensabile (significherebbe esser
riusciti a convogliare sulla propria squeeze page un numero elevato
di internauti ossia, aver realizzato delle campagne pubblicitarie
efficaci). Tali servizi consentono di creare un numero illimitato di
mailing list, ognuna dotata di codice personalizzato per il box di
opt in, cioè, è possibile segmentare la lista dei contatti
ed inviare ad altrettanti gruppi mirati di utenti specifiche
informazioni/risorse scaricabili con un tasso di consegna delle
comunicazioni elevato. Naturalmente, tali servizi consentono anche di
automatizzare la disiscrizione (opt out) di coloro che non
desiderino continuare ad usufruire delle proprie risorse e di
rispettare le più attuali norme di legge in materia di antispamming;
altrettanto importante, è il fatto vengano frequentemente effettuati
back up delle mailing list generate dagli utilizzatori,
salvaguardandoli dal rischio di perdere quei dati per acquisire i
quali abbiano impiegato tempo e risorse economiche (costo delle
campagne Google adwords, Facebook ads od altro).
L'autoresponder
fornisce statistiche utili sul comportamento degli iscritti alla
mailing list, quali l'open rate (tasso di apertura) ed il response
rate (tasso di risposta, coincidente con la centratura, o meno,
dell'obiettivo inizialmente prefissato per una specifica campagna
pubblicitaria/promozionale).
Per
quel che riguardi l'invio delle comunicazioni, è importante
stabilire date precise ed approntare anticipatamente il materiale: in
questo modo, negli utenti sopraggiungerà l'attesa a riceverle ad
intervalli di tempo regolari e saranno più disponibili a leggerle,
progressivamente consolidandosi un rapporto fiduciario col referente
individuato per approfondire un tema o ricercare la soluzione ad un
problema o, ancor meglio, la soddisfazione di un desiderio. Coloro
che realizzino per la prima volta una campagna di email marketing
dovrebbero predisporre un numero né esiguo, né eccessivo di
messaggi promozionali (una decina andrebbe bene): se ne potranno
eventualmente aggiungere altri quando si sarà acquisita una
conoscenza maggiore del proprio mercato di riferimento e risulterà
possibile individuare ulteriori domande cui fornire risposta precisa,
rapida, efficace ad un prezzo competitivo rispetto ai competitori.
Lo
split test,
invece, permette di valutare il comportamento dei visitatori della
propria squeeze page, a seconda dei cambiamenti che vengano
effettuati: indipendentemente dall'accuratezza con cui si cerchi di
realizzarne una, infatti, non è possibile prevedere con assoluta
precisione il comportamento dei visitatori (che raccolgano l'invito
alla call to action) senza testare in modo comparativo altri layout.
Come per molte altre cose, Google ci viene in aiuto gratuitamente con
uno strumento denominato Website Optimizer che, previa registrazione
da Google/analytics, comincerà a monitorare visitatori e traffico.
In
pratica, bisognerà comportarsi come quando, in ambito scientifico,
si ricerchi il nesso di causalità tra un effetto osservato ed una
delle variabili che possano esserne all'origine, manipolandole una
alla volta, fino ad individuare quella giusta: altrimenti detto, si
andrà dapprima (è uno degli esempi possibili) a modificare il
titolo sulla squeeze page, lasciando tutto il resto immutato, per
capire se l'ottimizzazione dello stesso aumenti i tassi di
conversione.
Una volta compreso ciò, si dovrà intervenire su un
altro elemento (scelta dei colori, elementi grafici, form per
l'inserimento dei dati, testo eccetera), concedendosi un tempo
adeguatamente lungo per valutare attentamente se e quali modifiche
abbiano aumentato il numero di iscritti alla mailing list ed
apportare alla propria pagina modifiche permanenti.
Per oggi, è
tutto e Ti saluto con un augurio di buon lavoro!
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