
Scoprire
e fissare
il
proprio progetto di vita è importante ed esistono infinite
possibilità di realizzazione: in realtà, affinché ciò possa
avvenire, occorre dapprima deprogrammarsi ed aprirsi al cambiamento.
Deprogrammarsi:
i nostri pensieri ed i nostri stati d'animo sono quotidianamente
influenzati dalle stimolazioni che riceviamo dall'esterno; prova per
esempio a pensare: che tipo di influsso possono avere su di te le
informazioni che ricevi giornalmente dai mass media? Ti fanno
sentire meglio/peggio a seconda delle notizie che ascolti? A parte
questo, praticamente ogni aspetto della nostra vita, così come ogni
definizione identitaria è in grado di influenzare - limitare! -
quella che, altrimenti, sarebbe continua ricerca e superamento di
limiti personali: il luogo di nascita, il sesso biologico, la lingua
impostaci per comunicare, le caratteristiche dell'ambiente familiare,
l'educazione e gli insegnamenti impartitici in famiglia ed a scuola,
eventuali precetti religiosi trasmessici, l'identità professionale
acquisita al termine di un percorso di studi e quant'altro: tutto ci
definisce e contemporaneamente limita ulteriori possibilità
espressive.
Esercizio
1:
-
su un foglio, dai un voto al tuo stato emotivo odierno (tenendo conto
di quanto ti senta ottimista per il futuro oppure, ansioso e confuso);
-
almeno per un giorno non guardare la tv, non leggere giornali:
sarebbe bene che lo facessi per due/tre giorni, ma se proprio non
riesci inizia con uno;
-
finito il tempo di estraneamento dai mass media, assegna nuovamente
un voto al tuo stato emotivo.
Esercizio
2:
-
sullo stesso foglio, segna ora il nome di una tua persona di
riferimento (genitore, insegnante, amico...) e prova a spiegare il
modo e la misura in cui la sua presenza ed il suo modo di agire ti
abbiano influenzato in passato (è sufficiente annotare alcune
circostanze significative in cui abbiate interagito);
-
ora immagina condizioni di partenza completamente diverse: immagina
di appartenere all'altro sesso, di appartenere ad un'altra cultura,
di possedere un titolo di studio diverso dal tuo (...) e di dover
descrivere una tua giornata – tipo; cosa penseresti, oggi? Cosa
faresti? Ti accorgerai che prendiamo decisioni in base a ciò che
sappiamo e che ciò che sappiamo proviene quasi esclusivamente
dall'esterno.
Per entrare nel campo delle infinite possibilità,
occorre prima di tutto liberarsi del pesante fardello rappresentato
da tutto quanto origini dall'esterno. Questi esercizi, ovviamente,
non sono risolutivi: non è assolutamente possibile liberarsi da
tutto quanto ci sia stato insegnato e fatto credere appropriato,
veritiero ed inopinabile a partire dalla primissima infanzia
(ricordiamoci la libertà di pensiero ed espressione venga
trasmessoci come valore, ma osteggiata direttamente ed indirettamente
in qualsiasi luogo ed in alcuni più che altrove!); nondimeno, questi
semplicissimi esercizi possono farci rendere conto di non essere
liberi come possiamo credere di esserlo finché non ci si fermi a
riflettere sulle limitazioni e contraddizioni insite nelle nostre
vite!
Cambiare le linee di pensiero: leggi le sequenze
numeriche proposte, saresti in grado di completare l'ultima? 12/1112/3112/????
Qui
sotto trovi la soluzione (non guardarla subito, prova a cercare la
soluzione autonomamente per un minuto). 12/1112/3112/132112
Perché
questa è la soluzione? L'esercizio proposto non presuppone
l'esecuzione di operazioni aritmetiche, ma solo un ragionamento di
tipo logico/letterale. Riguarda la sequenza e prova semplicemente
a leggere e scrivere sotto quello che leggi: 12/1112/3112/132112 cioè,
un tre; due uno; un due.
Una volta scoperto il codice, un problema
che sembrava complesso, è diventato semplicissimo e sarebbe
possibile scrivere infinite linee. Perché molti non individuano il
giusto codice? Sostanzialmente per due motivi: programmazione (si è
programmati per ragionare matematicamente) e linee di pensiero, ed
incapacità di passare rapidamente dall'una all'altra linea di
pensiero. Cambiare linee di pensiero significa avventurarsi in un
territorio sconosciuto e una delle più grandi paure dell’uomo, è
sempre stato ciò che non conoscesse! Cambiare linee di pensiero,
dunque, non è facile, ma già solo acquisirne consapevolezza
comporta una piccola evoluzione.
Per
continuare, fai questo esercizio:
-
scrivi una situazione che ti sta a cuore (potrebbe essere personale,
lavorativa, di relazione ecc);
-
scrivi sotto la situazione delle varianti di pensiero (se non
fosse/andasse così, come potrebbe essere/andare? Cioè, come
affronterebbe tale situazione una persona, ad esempio, dell'altro
sesso oppure, un bambino/anziano?).
Non è detto che uno debba poi
realmente fare ciò che abbia immaginato, riferito a persone molto
diverse da sé: importante è abituarsi a cambiare linee di
pensiero!
Scoprire e fissare il proprio progetto di vita:
la quasi totalità delle persone non sa cosa vuole, pochissimi lo
sanno, quasi nessuno ha l'abitudine di scriverlo; le sole persone che
saranno in grado di realizzarsi, saranno proprie quest'ultime.
Sarebbe bene che tutti sapessero dire 'chi sono' ed individuare il
loro compito nella vita.
Il prossimo esercizio ti aiuterà a fare
chiarezza (primo fondamentale passo di ogni processo evolutivo):
-
assicurati qualche minuto di tranquillità e rispondi a queste
domande: Chi sono? Qual è il mio compito nella vita?
-
dopo aver risposto alle domande precedenti, prenditi altri tre minuti
di tempo (imposta un timer!) e scrivi: dieci obiettivi per la tua
vita; dai dieci obiettivi selezionane cinque, poi tre (quelli che
t'ispirano di più); questi sono quelli che potenzialmente
sbloccherebbero gli altri!
Questo è un esercizio rapido, ma sblocca
a livello pratico e secondo la scienza dell'intenzione. Chi non sa
cosa vuole, delega agli altri la possibilità di realizzare
un'esistenza appagante; molto pochi sono coloro che ne abbiano
consapevolezza, la restante parte realizza concretamente le proprie
esistenze!
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