28 luglio 2015

Network Marketing e Legge dell'Attrazione

Diversamente dal solito, oggi non pubblicherò un post riguardante mie esperienze dirette nel campo del Network Marketing od un tema spiegabile in maniera razionale, bensì, un breve articolo sulla cosiddetta Legge dell'Attrazione, che continua a suscitare vivo interesse in coloro che desiderino mutare le proprie sorti economiche e talvolta provino a farlo iscrivendosi ad un network: ho estrapolato i concetti che reputi essenziali alla sua comprensione da un libro regalatomi tempo addietro e li offro al lettore con benevolenza e contemporaneo richiamo a riflettervi con calma.

Senza eccezioni, nel momento in cui si pensa una certa cosa – non necessariamente una cosa che si desideri – di fatto, la si invita nella propria esperienza: tale pensiero diventa sempre più intenso e potente, sarà probabile riceverne l'esperienza relativa e vengono attratti pensieri simili. In un Universo basato sull'attrazione, non esistono cose come l'esclusione (la possibilità di allontanare col pensiero ciò che ci sia sgradito o temibile); se si ha un leggero desiderio di qualcosa e si crede di poterlo ottenere, l'equilibrio è perfetto ed il desiderio realizzabile, mentre se si ha un forte desiderio, ma si dubita di essere in condizione di riceverne l'essenza, questa non può giungere (quantomeno, non subito, perché prima è necessario allineare desiderio e aspettativa).

Una volta compresa la Legge e cominciato a badare a che cosa si stia prestando attenzione, è possibile riguadagnare il controllo della propria esistenza: esercitando tale controllo, ci si accorge che non esiste nulla di desiderabile che non sia possibile ottenere, come pure nulla di indesiderabile che non sia possibile tenere lontano dalla propria esperienza.

Di fatto, molti sostengono di aver spesso desiderato fortemente qualcosa e di aver lavorato duramente per ottenerlo, solo per restarne privi: si potrebbe dire fossero concentrati sull'assenza di ciò che desiderassero nel momento presente e sulla difficoltà di ottenerlo, piuttosto che sulla possibilità di riuscire ad ottenerlo presto; è in questo modo che si finisce coll'associare, erroneamente, gli obiettivi da raggiungere all'inevitabilità del duro lavoro ed alle altrettanto inevitabili delusioni (sono evitabili entrambe tali nefaste condizioni).
 Quanto alle emozioni, esse sono la manifestazione fisica del rapporto col proprio Essere Interiore: quando si è concentrati su un oggetto e si ha un particolare punto di vista od opinione su di esso, altrettanto fa l'Essere Interiore e, a seconda che dalla contemporanea concentrazione su di un oggetto e dal ricavarne un'impressione ed un'opinione derivino emozioni positive o negative, significa esista concordanza o discordanza tra l'Essere Interiore e l'individuo che attualmente si esprima attraverso il corpo fisico.
Le emozioni che proviamo ci comunicano se, nel nostro processo di incessante creazione, stiamo creando qualcosa che vogliamo oppure, no.

Può capitare che sapere di poter attrarre a sé le cose determini il tentativo di controllare il flusso dei propri pensieri sentendosene minacciati, tuttavia, l'impresa non è realizzabile
: piuttosto che tentare di monitorare i propri pensieri, occorre prestare attenzione allo stato d'animo; quando scegliamo pensieri non in armonia col modo di vedere della parte più grande, vecchia, saggia ed amorevole di noi – l'Essere Interiore – avvertiamo un dissidio, scaturendone la possibilità di reindirizzare il nostro pensiero verso qualcosa che ci faccia sentire meglio e ci sia anche più utile!
Nei casi in cui ci si trovi in perfetta corrispondenza vibrazionale col punto di vista più ampio del proprio Essere Interiore (
allineamento), ed esso possa quindi adempiere ad una funzione di Guida (un altro modo per definirlo), si verifica ciò che è possibile definire 'ispirazione'. Così, la potente e coerente Legge dell'Attrazione risponde ad ogni vibrazione dell'Universo vibrazionale mettendo insieme persone, situazioni e pensieri dalle vibrazioni coincidenti.

Bene è ciò che si crede di volere: bene e male sono solo modi per dire 'voluto' e 'non voluto' e tali categorizzazioni si applicano soltanto a ciò che si desidera a livello individuale; la questione, di per sé semplice, diventa insidiosa quando gli umani si immischino nei desideri altrui e, ancora di più, quando tentino di controllarli.
La combinazione tra una maggiore consapevolezza riguardo a ciò che si voglia, una maggiore chiarezza riguardo ai propri intenti ed una maggiore sensibilità verso il proprio stato d'animo è tutto ciò che serve al Metodo di Creazione Intenzionale (qualora qualcuno se lo domandasse: non c'è nulla delle proprie pregresse esperienze – da intendere anche come vite passate – che possa influenzare l'esistenza attuale, a meno che non se ne divenga in qualche modo consapevoli e non si cominci a prestarvi attenzione. Nessuno interpreta ruoli già scritti: in ogni istante, è possibile scegliere per sé ciò che è più appropriato ed ognuno è più saggio e completo di quando emerse nel corpo fisico, dunque, l'attuale esperienza di vita si aggiunge alle personali esperienze complessive).
Prestare attenzione a ciò che è importante per sé, è il sistema grazie al quale permettere agli altri di essere ciò che vogliano essere: prestare attenzione a se stessi, permettendo agli altri di fare altrettanto è fondamentale per diventare
Permettenti!
Finalizzare i Segmenti, invece, significa imparare ad individuare, durante ogni segmento della giornata, la cosa per sé più desiderabile affinché, pensandola, la si possa attrarre e rendere concreta.


Per approfondimenti, è possibile consultare:
La Legge dell'Attrazione. La visione del mondo e le rivelazioni all'origine di "The Secret"di Esther e Jerry Hicks.
TEA – Tascabili degli Editori Associati S.p.A., Milano

Gruppo editoriale Mauri Spagnol

Prima edizione TEA Pratica Maggio 2008

Quattordicesima ristampa TEA Pratica Luglio 2011
tealibri

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