
Diversamente
dal solito, oggi non pubblicherò un post riguardante mie esperienze
dirette nel campo del Network Marketing od un tema spiegabile in
maniera razionale, bensì, un breve articolo sulla cosiddetta Legge
dell'Attrazione, che continua a suscitare vivo interesse in coloro
che desiderino mutare le proprie sorti economiche e talvolta provino
a farlo iscrivendosi ad un network: ho estrapolato i concetti che
reputi essenziali alla sua comprensione da un libro regalatomi tempo
addietro e li offro al lettore con benevolenza e contemporaneo
richiamo a riflettervi con calma.
Senza
eccezioni, nel momento in cui si pensa una certa cosa – non
necessariamente una cosa che si desideri – di fatto, la si invita
nella propria esperienza: tale pensiero diventa sempre più intenso e
potente, sarà probabile riceverne l'esperienza relativa e vengono
attratti pensieri simili. In un Universo basato sull'attrazione, non
esistono cose come l'esclusione (la possibilità di allontanare col
pensiero ciò che ci sia sgradito o temibile); se si ha un leggero
desiderio di qualcosa e si crede di poterlo ottenere, l'equilibrio è
perfetto ed il desiderio realizzabile, mentre se si ha un forte
desiderio, ma si dubita di essere in condizione di riceverne
l'essenza, questa non può giungere (quantomeno, non subito, perché
prima è necessario allineare desiderio e aspettativa).
Una volta
compresa la Legge e cominciato a badare a che cosa si stia prestando
attenzione, è possibile riguadagnare il controllo della propria
esistenza: esercitando tale controllo, ci si accorge che non esiste
nulla di desiderabile che non sia possibile ottenere, come pure nulla
di indesiderabile che non sia possibile tenere lontano dalla propria
esperienza.
Di fatto, molti sostengono di aver spesso desiderato
fortemente qualcosa e di aver lavorato duramente per ottenerlo, solo
per restarne privi: si potrebbe dire fossero concentrati sull'assenza
di ciò che desiderassero nel momento presente e sulla difficoltà di
ottenerlo, piuttosto che sulla possibilità di riuscire ad ottenerlo
presto; è in questo modo che si finisce coll'associare,
erroneamente, gli obiettivi da raggiungere all'inevitabilità del
duro lavoro ed alle altrettanto inevitabili delusioni (sono evitabili
entrambe tali nefaste condizioni). Quanto
alle emozioni, esse sono la manifestazione fisica del rapporto col
proprio Essere Interiore: quando si è concentrati su un oggetto e si
ha un particolare punto di vista od opinione su di esso, altrettanto
fa l'Essere Interiore e, a seconda che dalla contemporanea
concentrazione su di un oggetto e dal ricavarne un'impressione ed
un'opinione derivino emozioni positive o negative, significa esista
concordanza o discordanza tra l'Essere Interiore e l'individuo che
attualmente si esprima attraverso il corpo fisico.
Le emozioni che proviamo ci comunicano se, nel nostro processo di
incessante creazione, stiamo creando qualcosa che vogliamo oppure,
no.
Può
capitare che sapere di poter attrarre a sé le cose determini il
tentativo di controllare il flusso dei propri pensieri sentendosene
minacciati, tuttavia, l'impresa non è realizzabile:
piuttosto che tentare di monitorare i propri pensieri, occorre
prestare attenzione allo stato d'animo; quando scegliamo pensieri non
in armonia col modo di vedere della parte più grande, vecchia,
saggia ed amorevole di noi – l'Essere Interiore – avvertiamo un
dissidio, scaturendone la possibilità di reindirizzare il nostro
pensiero verso qualcosa che ci faccia sentire meglio e ci sia anche
più utile!
Nei casi in cui ci si trovi in perfetta corrispondenza
vibrazionale col punto di vista più ampio del proprio Essere
Interiore (allineamento),
ed esso possa quindi adempiere ad una funzione di Guida (un altro
modo per definirlo), si verifica ciò che è possibile definire
'ispirazione'.
Così, la potente e coerente Legge dell'Attrazione risponde ad ogni
vibrazione dell'Universo vibrazionale mettendo insieme persone,
situazioni e pensieri dalle vibrazioni coincidenti.
Bene è ciò
che si crede di volere: bene e male sono solo modi per dire 'voluto'
e 'non voluto' e tali categorizzazioni si applicano soltanto a ciò
che si desidera a livello individuale; la questione, di per sé
semplice, diventa insidiosa quando gli umani si immischino nei
desideri altrui e, ancora di più, quando tentino di controllarli.
La combinazione tra una maggiore consapevolezza riguardo a ciò
che si voglia, una maggiore chiarezza riguardo ai propri intenti ed
una maggiore sensibilità verso il proprio stato d'animo è tutto ciò
che serve al Metodo di Creazione Intenzionale (qualora qualcuno se lo
domandasse: non c'è nulla delle proprie pregresse esperienze – da
intendere anche come vite passate – che possa influenzare
l'esistenza attuale, a meno che non se ne divenga in qualche modo
consapevoli e non si cominci a prestarvi attenzione. Nessuno
interpreta ruoli già scritti: in ogni istante, è possibile
scegliere per sé ciò che è più appropriato ed ognuno è più
saggio e completo di quando emerse nel corpo fisico, dunque,
l'attuale esperienza di vita si aggiunge alle personali esperienze
complessive).
Prestare attenzione a ciò che è importante per sé, è
il sistema grazie al quale permettere agli altri di essere ciò che
vogliano essere: prestare attenzione a se stessi, permettendo agli
altri di fare altrettanto è fondamentale per diventare
Permettenti!
Finalizzare
i Segmenti, invece, significa imparare ad individuare, durante ogni
segmento della giornata, la cosa per sé più desiderabile affinché,
pensandola, la si possa attrarre e rendere concreta.
Per
approfondimenti, è possibile consultare:
La Legge
dell'Attrazione. La visione del mondo e le rivelazioni all'origine di
"The Secret"di Esther e Jerry Hicks.
TEA –
Tascabili degli Editori Associati S.p.A., Milano
Gruppo editoriale
Mauri Spagnol
Prima edizione TEA Pratica Maggio
2008
Quattordicesima ristampa TEA Pratica Luglio 2011
tealibri
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