La relazione tra
mondo sociale e benessere fisico ha cominciato ad essere seriamente
analizzata in epoca relativamente recente, allorché Salute e
Malattia non siano più stati considerati eventi esclusivamente
materiali, che potessero essere spiegati in termini esclusivamente
chimico-biologici.
La nascita
dell’Ecologia sociale ha segnato quella dello studio
dell’uomo nel proprio ambiente di vita, inteso dal punto di vista
sociale e non fisico, e si sono affermate le idee che le condizioni
sociali possano rendere più o meno vulnerabili alle varie forme di
malattia, come pure siano i processi sociali, non solo le cure
mediche, ad influire sull’eventuale guarigione.
La conoscenza
dell’ecologia sociale può permettere il miglioramento del
benessere fisico in termini preventivi e, conseguentemente,
l’allungamento della vita ed è certamente opportuno interessarsene
per un Network Marketer che abbia scelto di promuovere la
distribuzione di prodotti funzionali al benessere personale: uno dei
modi possibili per esercitare il Network Marketing Evoluto!
Alcuni fattori
condizionano la richiesta di cure mediche:
- percezione dei sintomi;
- interpretazione dei sintomi;
- azione sui sintomi;
Percezione dei
sintomi: qualsiasi individuo percepisce continuamente segnali
corporei che potrebbero ricondurre ad una patologia, ma la compagnia
altrui, l’essere impegnati nel lavoro od in un’attività
stimolante fanno sì che vi presti poca attenzione; l’ambiente
emette continuamente segnali competitivi, ossia, in
grado di distogliere l’attenzione dai segnali corporei: ad esempio,
fare jogging all’interno di un inusuale percorso campestre,
piuttosto che quello cittadino abituale, per di più con gli
auricolari, riduce notevolmente la percezione della stanchezza.
Interpretazione
dei sintomi: la cultura offre un insieme di categorie o teorie
utilizzabili per interpretare i segnali corporei e, fondamentalmente,
riceverne implica formulare ipotesi circa il loro significato,
cercare spesso ulteriori informazioni, eventualmente ricorrere ai
professionisti sanitari; questo processo è stato definito teoria
dell’informazione e dell’autoregolazione e procede dal basso
verso l’alto, ossia, categorie mentali o schemi sono attivati da
stimoli o fatti.
Può verificarsi
un processo in direzione contraria, ossia, che i sintomi fisici
vengano interpretati, ed addirittura individuati, sulla base di una
data teoria della malattia o della salute.
I concetti di
salute e malattia, quindi, possono differire da una cultura ad
un’altra.
Azione sui
sintomi: non necessariamente la gente reagisce alle proprie
sensazioni fisiche nella maniera opportuna, ossia, richiedendo
assistenza e cure mediche, anzi, talune ricerche hanno posto in
evidenza l’irragionevolezza dei comportamenti comuni e come vengano
sottostimati il pensiero di poter contrarre malattie gravi, subire
perdite o morire prematuramente.
Conoscere i reali
fattori di rischio per la salute non fa diminuire il comune
ottimismo, anzi, esso aumenta quando alle persone siano resi noti
dati statistici circa l’incidenza d’alcune malattie o la
pericolosità di taluni comportamenti (ad esempio, il tabagismo); può invece
accadere di diventare più realisti dinanzi all’insensatezza
altrui.
Una consulenza
professionale non fa necessariamente diminuire i comportamenti
irrazionali: molte persone tralasciano d’assumere i farmaci, i cibi
consigliati, o non fanno gli esercizi raccomandati, principalmente a
causa della loro ignoranza.
Meno si capiscono
le istruzioni altrui, minore è la collaborazione.
Non basta che il
personale medico od infermieristico forniscano maggiori e più chiare
informazioni, perché mutino gli atteggiamenti comuni; studi che
abbiano coinvolto pazienti con pressione alta, cui furono mostrate
diapositive che illustravano il problema e che possedevano materiale
informativo che sottolineava i benefici della cura ed analisi mediche
regolari, hanno dimostrato che dalle nuove valutazioni avvenute nei
mesi successivi, emergeva che i destinatari degli interventi ne
sapessero di più circa il loro disturbo e come dovessero affrontarlo
rispetto ai gruppi di controllo, tuttavia, non che vi fossero
differenze significative nella loro disponibilità a seguire i
consigli professionali e nei livelli di pressione sanguigna
nuovamente rilevati.
Quanto ai prodotti per l'integrazione alimentare o funzionali ad una sicura ed efficace igiene personale o cura degli inestetismi cutanei - sebbene vengano pretestuosamente spesso lamentati i prezzi eccessivi di quelli commercializzati dalle aziende che ricorrano al Network Marketing per la distribuzione -, tendono a non essere utilizzati con la frequenza che sarebbe necessaria ad ottenere miglioramenti significativi, più per dimenticanza, pigrizia o svogliatezza che per reale proibitività dei costi; il grande vantaggio offerto dai caffè e dalle altre squisite bevande che ormai con piacere consumo, è che, oltre ad essere addizionati con estratto di Ganoderma lucidum, NON richiedono di modificare le abitudini quotidiane comuni a miliardi di persone nel mondo.
Fattori sociali che determinano la malattia
Quanto ai prodotti per l'integrazione alimentare o funzionali ad una sicura ed efficace igiene personale o cura degli inestetismi cutanei - sebbene vengano pretestuosamente spesso lamentati i prezzi eccessivi di quelli commercializzati dalle aziende che ricorrano al Network Marketing per la distribuzione -, tendono a non essere utilizzati con la frequenza che sarebbe necessaria ad ottenere miglioramenti significativi, più per dimenticanza, pigrizia o svogliatezza che per reale proibitività dei costi; il grande vantaggio offerto dai caffè e dalle altre squisite bevande che ormai con piacere consumo, è che, oltre ad essere addizionati con estratto di Ganoderma lucidum, NON richiedono di modificare le abitudini quotidiane comuni a miliardi di persone nel mondo.
Fattori sociali che determinano la malattia
Le ricerche sulla
relazione tra storia clinica e personale dell’individuo furono
iniziate nel 1940 da Adolf Meyer, il quale, anziché considerare la
struttura fisica come qualcosa di isolato ed autonomo, riteneva che
il funzionamento corporeo debba strettamente dipendere dalle
relazioni che l’individuo intrattenga con gli altri: i suoi studi
condussero a quelli sullo stress da parte di Selye, il quale
ne parlò in termini di adozione di un atteggiamento di difesa ovvero, acceleramento delle funzioni controllate dal sistema nervoso
autonomo (battito cardiaco, affanno, secrezione adrenalinica) od
ancora riduzione dell’attività del sistema immunitario.
Non solo lo
stress arreca un deterioramento alle condizioni fisiche, ma aumenta
la probabilità degli incidenti: solitamente, le persone sottoposte a
stress sono meno prudenti ed attente alle conseguenze possibili delle
loro azioni e, all’interno di strutture lavorative, soffrono della
sindrome del burn-out.
Impotenza e salute
Impotenza e salute
La perdita del
potere di controllo sul proprio ambiente fisico e sociale,
eventualmente solo presunta, può avere sull’individuo conseguenze
catastrofiche, perfino letali ed è sicuramente frustrante.
Definiamo
frustrazione la condizione in cui viene a trovarsi un individuo
quando la soddisfazione dei suoi bisogni venga ostacolata od
impedita: è un’evenienza normale, anzi, una delle esperienze che
contribuisce a strutturare un buon adattamento alla realtà.
Cause
di frustrazione:
- familiari: la madre costituisce la prima fonte di frustrazione, sia ch’elargisca le proprie cure in maniera rigida o, addirittura, anaffettiva, sia che si riveli protettiva ed ansiosa, sottoponendo il figlio a sorveglianza e cure meticolose, proibizioni eccessive ed ossessive, limitazioni severe della sua spontaneità e libertà di contatto con l’ambiente.
Genitori troppo remissivi ed acquiescenti ad ogni desiderio del bambino, ugualmente, sono fonte di frustrazione, ossia, consentono ch’egli permanga troppo a lungo nello stato dell’egocentrismo e del narcisismo e tale posizione distorta ed irrealistica nel rapporto con le difficoltà, diverrà fonte di frustrazione non appena dovrà allontanarsi dall’ambiente familiare.
L’atteggiamento degli adulti rilevabile nell’educazione al controllo degli sfinteri, s’estende a tutta una serie d’altre circostanze, quali l’educazione al comportamento alimentare.
Nel corso dello sviluppo, il complicarsi della trama dei rapporti affettivi rende sempre più numerose le fonti di frustrazione e determina, quindi, un modellamento progressivo degli stili di reazione ed un incorporamento di valori e regole, che costituiranno delle linee guida per affrontare le frustrazioni che si presenteranno anche in epoche successive della vita. - da ambiente sociale: ad esempio, in una fabbrica, un operaio potrà tollerare abbastanza le frustrazioni di carattere fisico (rumore, turni faticosi…), mentre non accetterà di buon grado che la struttura direzionale escluda il suo parere rispetto ai piani di produzione, un’eccessiva sorveglianza e la mancanza di promozioni.
- da ambiente fisico: la distanza della propria abitazione dai centri urbani, il sovraffollamento, il rumore e quant’altro sono generalmente ben tollerati, in quanto fonti di frustrazione percepite come anonime, prive d’intenzionalità o di significato personale.
- personali: possono essere dovute a difetti fisici, psichici od intellettivi.
Talvolta, coesistono due istanze inconciliabili
nello stesso individuo e ciò genera un conflitto: ad esempio,
l’adolescente quasi mai è consapevole di desiderare fortemente la
protezione dei genitori, nonostante li accusi di limitare la sua
autonomia, così proietta su di loro gli ostacoli che personalmente
frapponga al suo completo allontanamento da casa.
Ugualmente, un giovane che senta di non aver scelto un partner che soddisfi le aspettative genitoriali può rinunciare alla sua relazione per il timore dichiarato di dispiacere loro, mentre, a livello inconscio, prevarrà il bisogno della approvazione.
Ugualmente, un giovane che senta di non aver scelto un partner che soddisfi le aspettative genitoriali può rinunciare alla sua relazione per il timore dichiarato di dispiacere loro, mentre, a livello inconscio, prevarrà il bisogno della approvazione.
Tipi di frustrazione:
- da impedimento;
- da dilazione (ad esempio, del soddisfacimento del bisogno sessuale nonostante la sopraggiunta maturità: essa viene generalmente ben tollerata, poiché attenuata da una serie di compensi secondari, quali approvazioni o premi);
- da conflitto.
Secondo il
teorico della personalità Julian Rotter, alcuni individui
interpretano gli eventi come il risultato di fattori esterni - al di
fuori del proprio controllo - mentre altri li considerano l’esito
di fattori interni: dal confronto tra i due gruppi, emerge i primi
sperimentino una rabbia maggiore e sappiano cogliere meno l’eventuale
benevolenza altrui nei loro riguardi; fin da bambini, sono
considerati poco simpatici, risultano meno convincenti, nelle
relazioni interpersonali confidano assai più nella coercizione che
nella capacità di persuasione, spesso affrontano con meno decisione
i conflitti di coppia.
Confrontati con
gli “esterioristi”, gli “interioristi” risultano meno
soggetti ad ansia debilitante, affrontano la vecchiaia con spirito
migliore, si dimostrano più soddisfatti della vita, meno esposti
alla depressione ed al suicidio; si ammalano meno spesso e sono meno
propensi a divenire fumatori, fanno più esercizio fisico, sono meno
soggetti a disturbi coronarici ed alla pressione alta. Usano più
frequentemente le cinture di sicurezza, ricorrono a cure dentistiche
preventive e le donne rimangono meno frequentemente incinte in
maniera indesiderata.
Entrambi gli
atteggiamenti sono “autoadempienti”: coloro che
pensano di avere un controllo finiscono per esercitarlo veramente,
mentre chi si consideri vittima del destino, facilmente andrà
incontro alla perdita d’ogni risorsa.
E’ pur vero
esercitare il controllo, spesso, possa essere stressante e fonte
d’ansia e, in certe condizioni, si possa essere contenti di non
esercitarlo affatto.
Secondo alcuni
psicologi, per quanto possano sembrare obiettive, alcune ricerche
tenderebbero a giustificare certi ideali culturali, rappresentando
come migliori coloro che riescano a tenere sotto controllo gli eventi
della propria vita; nelle società asiatiche, si pensa che tentare di
controllare tutto non sia salutare ed anzi, fonte di stress: sarebbe
meglio collaborare con l’ambiente, armonizzando il mondo fisico con
quello sociale.
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